Una Porta antica sul futuro
RIQUALIFICAZIONE PORTA SAN BIAGIO, MURA CIVICHE E PERCORSI LIMITROFI
14 marzo 2019
Il giorno 14 marzo 2019, presso l’Aula Magna della sede del IIS “De Titta – Fermi” di Lanciano, in occasione della Settimana dell’Amministrazione Aperta, si è svolto l’incontro-dibattito “Una Porta Sul Futuro”, che ha permesso agli studenti della IV SIA, costituenti il Gothic Team partecipante al concorso A Scuola di Opencoesione, di discutere con le autorità interessate gli aspetti relativi al progetto “Intervento Porta San Biagio”, finanziato con il Fondo di Sviluppo e Coesione della UE.
L’incontro è iniziato con i saluti istituzionali della dirigente scolastica del “De Titta- Fermi” prof.ssa Daniela Rollo e del Sindaco del Comune di Lanciano dott. Mario Pupillo. Quindi, la prof.ssa di Diritto Nicoletta Di Camillo, referente del concorso A Scuola di Opencoesione, ha presentato il progetto didattico e ha parlato dell’importanza della cittadinanza-attiva basata sull’etica della responsabilità dei cittadini, oggi favorita anche dalle TIC e dalle competenze digitali. La partecipazione al concorso A Scuola di Opencoesione esige che le competenze digitali e la cittadinanza-attiva si assemblino attraverso:
- la ricerca e l’analisi dei dati prodotti e comunicati ai cittadini dalle Amministrazioni Pubbliche sui progetti locali finanziati da Fondi Europei, possibilmente attraverso OPEN DATA;
- la ricerca e l’analisi della loro risonanza mediatica;
- il monitoraggio civico.
La nostra docente ha anche sottolineato l’importanza delle Politiche di Coesione, che servono a valorizzare il territorio e che sono finanziate per 1/3 da fondi europei.
Quindi è intervenuto Aldo Marfisi per Gothic Team, che ha illustrato attraverso una presentazione Power Point gli sviluppi del progetto didattico.
In seguito l’assessore ai lavori pubblici del Comune di Lanciano Giacinto Verna ha esposto in un quadro chiaro le fasi di avanzamento dei lavori di Intervento sull’area di Porta San Biagio, nel quartiere storico di Lancianovecchia, e le loro criticità: ha evidenziato, infatti, sia le difficoltà economiche che quelle burocratiche, i cui tempi appaiono addirittura dilatati a causa delle procedure telematiche farraginose, ma ha anche ribadito la necessità di questi lavori di manutenzione e tutela del territorio, finalizzati alla sua valorizzazione; ha confermato l’inizio a breve dei lavori per la Porta e le mura, una volta espletate tutte le pratiche di appalto, e ha previsto l’ultimazione dei lavori entro la fine del 2019, spiegando che i ritardi rispetto alla data inizialmente prevista sono dovuti anche all’attuazione di altri progetti di restauro, manutenzione e valorizzazione di opere pubbliche cittadine. Apprezzando, infine, questo nostro progetto per la crescita civica che esso comporta, ha concluso il suo intervento con l’esortazione:” Leggete! leggete e studiate e non vi affidate ad altri”, per sottolineare l’importanza di sviluppare competenze culturali ampie che ci permettano di accedere alle fonti delle informazioni, sapendole interpretare e comprendere senza dar peso alle troppe fake news che circolano, anzi contrastandole con dati certi, reali e veritieri.
La prof.ssa di Informatica Micolucci Lucia ha brevemente parlato degli Open Data, sia nelle loro caratteristiche tecniche che nella loro utilità sociale: da essi noi cittadini possiamo ricavare i dati che ci servono per conoscere e approfondire le azioni delle Amministrazioni Pubbliche. Nel caso dell’Intervento Porta San Biagio abbiamo preso i dati dai documenti pubblicati sia dal sito opencoesione.gov.it sia dal sito del Comune di Lanciano e li abbiamo confrontati con quelli riportati dai media (come i quotidiani Il Centro e La Repubblica o media locali online). Open Data è condivisione, cioè un insieme di dati ben organizzati e facilmente accessibili a tutti, perciò la loro architettura organizzativa migliore è quella di database online, messo a disposizione su un server di rete gestito in maniera sicura dall’Amministrazione Pubblica.
L’architetto Di Campli Adele, che ha redatto il progetto esecutivo dell’opera in questione, ha spiegato che le operazione sulle opere pubbliche avvengono in tre fasi: Fattibilità economica a tecnica, Progetto definitivo e Progetto esecutivo. L’ente che si occupa di un’opera deve innanzitutto avere i fondi, infatti il progetto di Intervento su Porta San Biagio che era partito a novembre del 2011 si è fermato proprio per mancanza fondi, ed è ripartito nel 2015 per poi rifermarsi e ripartire nel 2017, allorquando il comune esperì la gara per la progettazione esecutiva. A giugno del 2018 venne approvato il progetto esecutivo con apposita delibera e il 6 marzo del 2019 sono stati aggiudicati i lavori, che per legge dovranno concludersi entro 235 giorni dalla data di inizio e per un importo complessivo a base d’asta 233.734,20 €. Le opere previste dal progetto riguardano: la pulitura, il restauro e l’illuminazione della cinta muraria, il rifacimento della scalinata che conduce da via per Frisa alla Porta San Biagio, il restauro della Porta stessa.
La prof.ssa Melania D’Angelosante, docente associato di Diritto Amministrativo presso l’Università “G. D’Annunzio” di Chieti, ci ha illustrato gli adempimenti burocratici e i codici di contratto vigenti nel diritto amministrativo e le leggi fondamentali che le Amministrazioni devono rispettare nell’effettuazione di opere pubbliche:
- Legge c.d. ANTICURRUZIONE 190/12;
- D. lgs ed. TRASPARENZA 33/13;
- Legge c.d. MADIA 24/15;
- D. lgs 97/2016 attuazione della delega.
L’ANAC, Autorità Nazionale Anti Corruzione, vigila per evitare la corruzione negli appalti pubblici.
La dott.ssa Annalisa Michetti di Europe Direct di Chieti ci ha quindi illustrato cos’è e cosa fa questa associazione: Europe Direct è un progetto che avvicina noi cittadini europei alla UE, ha 44 sedi in Italia e 400 in tutta Europa e si occupa di:
- Promuovere i valori e i programmi dell’UE;
- Favorire il dibattito transnazionale;
- Guidare alle opportunità di studio e lavoro in UE;
- Interagire con i media locali;
- Informare attraverso i social (Europe Direct di Chieti gestisce una sua pagina Facebook).
Quindi entra nello specifico del concorso ASOC “A scuola di Opencoesione”, progetto partito in Italia che è rivolto alle scuole. Opencoesione adotta una politica di coesione che è ripartita in cicli di 7 anni, dove i fondi (1/3 del bilancio dell’UE) vengono distribuiti in base alle necessità.
I fondi possono essere:
- FESR: fondo europeo di sviluppo regionale e urbano
- FSE: fondo sociale europeo destinato all’inclusione sociale e al buon governo
- FEASR: fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale
- FEAMP: fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca
- FSC: fondo di sviluppo e coesione (che finanzia il progetto che stiamo monitorando)
Interviene, a questo punto, l’On. Prof. Giovanni Di Fonzo, presidente dell’associazione RATI, Rete Abruzzese per il Talento e l’Innovazione, che ha ricordato l’origine italiana di Opencoesione, il cui merito va attribuito all’allora ministro Fabrizio Barca, il quale, informato del nostro evento, ci ha inviato i suoi saluti e auguri; inoltre ha proposto una ricognizione storica sulle attività di sviluppo economico realizzate sul nostro territorio negli ultimi 23 anni grazie al Consorzio SangroAventino, sostenendo che bisogna conoscere e recuperare il passato per poter progettare azioni efficaci nel futuro e promuovendo la realizzazione di una documentazione storica di tale passato.
Infine interviene il dott. Simone Cortese per l’associazione “Amici di Lancianovecchia”, che quest’anno compie 33 anni e si occupa di tramandare i valori storici della zona, anche promuovendo restauri architettonici, come quello della Torre di San Giovanni e della Chiesa di Sant’Agostino di origini basso medievali. Inoltre si occupa dell’allestimento annuale di una mostra di Presepi nei locali dell’antichissimo Ponte di Diocleziano, organizza visite guidate per i turisti, ha pubblicato una Storia di Lancianovecchia e ha organizzato una mostra fotografica sulle bellezze del quartiere.
A questo punto scaturisce un breve ma significativo dibattito sulla domanda posta dagli alunni di Gothic Team riguardo agli scenari futuri che si prevede si possano aprire nella zona dopo questo importante intervento di tutela: è prevista una effettiva valorizzazione dell’area, che si realizzi anche attraverso la nascita e l’insediamento di attività produttive innovative e giovanili? Gli interlocutori tutti auspicano che si vada in quella direzione, anche se al momento questa finalità è solo nelle speranze più che nelle reali intenzioni dell’Amministrazione.
L’incontro termina con l’entusiasmo plaudente dei numerosi alunni dell’IIS “De Titta – Fermi” intervenuti, che hanno ringraziato tutti i relatori per la loro efficace e gentilissima presenza.